Ottobre 2014 FINALMENTE...Dopo tanti anni e tante battaglie siamo riusciti ad avere l'impianto sportivo denominato "PALLONE GEODETICO". L'impianto permetterà agli alunni della nostra Scuola di avere finalmente la possibilità di fare ginnastica come stabilito da programma scolastico. I cittadini, al di fuori dell'orario scolastico, avranno la possibilità di fare Sport tramite le associazioni a cui verrà assegnata la disponibilità dell'impianto. La storia: Che fine fanno i finanziamenti pubblici? Triste epilogo della vicenda del pallone geodetico di Valcanneto Abbiamo già ampiamente discusso in un precedente articolo (sul questo sito e su La Voce, 22/11/11), come il centro polisportivo di Valcanneto, noto anche come pallone geodetico, atteso dai cittadini per circa 25 anni, abbia subito un inatteso e brusco arresto proprio in vista del traguardo finale, con finanziamenti regionali di 300.000 euro già stanziati per il suo completamento a fronte di un progetto di edilizia partecipata (proposto da tutte le Associazioni di Valcanneto). Infatti, in maniera illogica e inspiegabile - e nessuno della Pubblica Amministrazione si è sforzato di spiegarci le ragioni - il finanziamento è stato dirottato verso l’esecuzione del “collegamento del centro polisportivo con la scuola Don Milani” opera sicuramente utile ma non prioritaria, dato che l’opera principale, cioè il pallone, non era e non è tuttora funzionante. In tempi rapidissimi si è approvato il progetto dell’ Arch. Giancarlo Priori di Roma , cui si è affidata anche la direzione dei lavori, rapidamente portati a termine: il tutto in neanche quattro mesi, quasi un record mondiale; per tirar su la struttura del pallone, costata 420.000 euro ci sono voluti quasi quattro anni e i lavori, com’è noto sono ben lontani dall'essere completati. Conclusione, peraltro annunciata: l’allucinante pensilina che collega, per modo di dire, il pallone alla scuola (parte circa 60 metri dal cancello da dove escono gli scolari), è lì ai margini del bosco in attesa che i bambini la ravvivino percorrendola, per andare in una palestra che ancora non c’è; nel frattempo il pallone, inagibile in quanto mai completato, sta andando in rovina: lunedì 20 febbraio l’ing. Costa, Direttore dei lavori del pallone (prima fase dei lavori) ha compiuto un sopralluogo assieme a due tecnici e ad un rappresentante del CdZ , per verificare la situazione della struttura, chiusa da maggio 2011, data di consegna dei lavori da parte della ditta ARCOS. Dal sopralluogo è emerso che tutto il pavimento in cemento era completamente allagato e in alcuni punti l’acqua era alta almeno 5 cm. Si è inoltre constatato il crollo di una gronda di deflusso acqua piovana, con conseguente deformazione dell’elemento e cedimento di un elemento della struttura geodetica che la sosteneva; di conseguenza l’acqua non defluisce più all'esterno, ma va a finire abbondantemente all’interno della struttura. Una lampada risulta divelta e penzola pericolosamente, non più sorretta dalla struttura in tela che in quel punto è lacerata. Da mesi sono stati stanziati dalla Regione Lazio ulteriori 48.500 euro per la posa del pavimento in resina idoneo per le competizioni sportive; per motivi legati ad un contenzioso con la ditta che ha eseguito i precedenti lavori, non è stato finora possibile eseguire questi lavori né è dato conoscere la data in cui questi lavori potranno riprendere. Il CdZ ha sollecitato a più riprese un incontro con il Commissario prefettizio per avere chiarimenti, ma restiamo sempre in attesa di un cenno di riscontro. Nel frattempo, poiché riteniamo ingiusto, oltre che scorretto che i soldi pubblici vengano dissipati in questo modo, stiamo valutando assieme ad un legale come procedere per denunciare le responsabilità e far emergere eventuali reati in questo singolare modo di gestire un progetto di edilizia partecipata. |
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